Saturday, May 19, 2018

L'abito non fa il monaco...

... e la trasparenza non fa la medusa!

Già! Il mare è pieno di cose gelatinosette e trasparenti: meduse, ctenofori, salpe, gli alieni di Abyss...
e la cosa bella è che pur somigliandosi un po' tutti, si zompa dalla base dell'albero filogenetico alla sua sommità.

Gelatine primitive e gelatine evolute, ed entrambe le ho trovate in quel pezzetto di spiaggia magica di cui ho già parlato, in forma di velelle e salpe.

Vado a presentarvele:

Velella velella detta Barchetta di San Pietro (o Giovanni)


Ci troviamo nel phylum degli Cnidari (meduse e coralli), uno dei primi gradini della filogenesi degli animali, giusto un passo dopo le spugne.

In realtà quel che vedete nella foto è il suo fantasmino, l'animale, anzi gli animali, non ci son più e quel che è rimasto è l'impalcatura della colonia.
Questo scheletro trasparente è di consistenza gommosa, proprio come le caramelle, e contiene le camere d'aria che permettono alla colonia di galleggiare (si intuiscono nella foto di destra, che vi da anche l'idea delle dimensioni).
E' inoltre dotato di una vera e propria vela (si vede bene nella prima foto che la riprende di profilo) che l'animale usa per sfruttare il vento. Per la precisione per veleggiare 40° sottovento. Non avran cervello ma son precisetti.

Questa è la "zattera" che ospita la colonia di animaletti che costituiscono la Velella, la cui particolarità è proprio quella di essere non un singolo animale ma un gruppo di animaletti, ognuno specializzato per compiere il suo lavoro.

Così c'è un polipetto centrale che ha bocca e stomaco per alimentarsi e alimentare la colonia, ed è circondato da altri polipetti, alcuni che han tentacoli urticanti per difendere la colonia, e altri che sviluppano le gonadi e pensano alla riproduzione.

Da viva è così:

Immagine dal web - autore: sconosciuto
All'altro capo della filogenesi, giusto un passetto dietro i vertebrati, per assurdo che possa sembrare, c'è il phylum dei Tunicati, che se non li scambi per spugne li scambi per meduse, e invece son mooolto di più.

Ed io ho trovato queste, che con buona sicurezza posso dire esser Iasis zonaria


I tunicati son strani, da larvette han una corda, proprio come i cordati, ma quando crescono questa o si trasforma in altro o, se resta, resta solo nella coda, per chi ce l'ha.

Ci sono tre classi di tunicati e quelli in foto fan parte della classe dei Taliacei, organismi che nuotano liberamente, a volte solitari altre volte in colonie.
La specie più conosciuta di taliaceo è la Salpa maxima ma ce ne sono tante altre, tutte ugualmente belle.

Sembrano delle piccole botticelle, con una cavità interna che ospita i visceri e attraverso la quale viene pompata l'acqua che viene filtrata per ottenere nutrimento (microplancton).
La dimensione è varia, fino a 10-12cm il singolo animale. Le colonie invece possono raggiungere dimensioni ragguardevoli, si parla di metri!

Dal vivo sono così, sembrano delle scatoline trasparenti e gelatinose, purtroppo quando si spiaggiano si schiacciano

Foto da web - David Shale - naturepl.com

Uno potrebbe pensare che queste meraviglie conducano una vita pacifica, spensierata, in balia delle correnti... e invece ai loro danni si consuma uno dei più efferati assalti del mondo animale.
Roba che i varani van in un angolo e piangono!

Ho trovato testimonianza anche di questo, ma ne parleremo nella prossima puntata ^_^ stay tuned!

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